Le idee musicali nell'improvisazione e l'interpretazione

Ho parlato finora del ruolo che gioca l'idea musicale nel processo compositivo ma ciò non succede soltanto nella composizione: l'idea gioca un ruolo importante al momento d'improvvisare e anche nell'interpretazione. Vediamo il caso dell'improvvisazione nel jazz, che é molto tipica di quel genere.

Ascolteremo Ella Fitzgerald in una canzone abastanza conosciuta, la ballata Mack the knife da L'Opera da 3 soldi di Kurt Weil, nella quale Ella fa delle improvvisazioni vocali che in fondo sono anche delle esplorazioni vocali che vanno poco a poco allontanandosi dall'idea originale.

Il concetto di singolaritá sonora, dunque, é ampio. In questo caso c'é invenzione sonora, c'é esplorazione e scoperta di sonoritá nuove. Non siamo piú di fronte a una composizione ma di fronte a una forma d'invenzione, che é piú generale, che nasce dall'improvvisazione.

Adesso vorrei farvi sentire una forma d'improvvisazione vocale di una bambina che l'ha già fatto in altre occasioni. La registrazione contiene la risposta della bambina alla sfida lanciatale dall'insegnante con la seguente domanda: “Potresti fare un viaggio con la tua voce in cerca di sonoritá diverse?” La bambina risponde “Si”

Durante la ricreazione l'insegnante registra la bambina che è arrivata accompagnata da una sua amica per cui l'insegnante le registra entrambe. Tuttavia la compagna non manifesta delle singolaritá nel gioco esplorativo.

Come sentite, la bambina non si ferma e sviluppa ció che pian piano va scoprendo, allunga l'emissione, estrae la novitá...in questo punto combina due idee, ed ecco una nuova idea... (l'improvvisazione é lunga, decisamente notevole, molto speciale. Delalande la interrompe.)

Ci sono degli antecedenti che forse spiegano questa lunga improvvisazione: evidentemente la bambina aveva giá fatto altre esplorazioni con la voce, probabilmente la maestra si era congratulata con lei e questo l'aveva messa a suo agio. Quando è stata fatta la registrazione che abbiamo ascoltato, l'insegnante aveva messo la bambina davanti alla telecamera e questa situazione l'aveva probabilmente stimolata a concentrarsi di piú sulla popria improvvisazione.

Anche nell'interpretazione è facile trovare singolaritá sonore: m'interessa molto la musica barocca, per esempio, e anche i musicisti che hanno un modo originale d'interpretare quel tipo di musica.

Ascolteremo alcuni frammenti musicali in cui troveremo un'invenzione sonora: si tratta del 2° movimento della “Primavera” di Vivaldi eseguito dall'ensemble “Il Giardino Armonico” che interpreta la musica in un modo particolare. Che cosa succede in questo caso? Vi é nell'interpretazione una singolaritá nel modo molto “grossolano” con cui la viola esegue la sua parte

Gli esecutori interpretano Vivaldi in maniera assai immaginativa: Vivaldi ha indicato per questa parte: “fortissimo e strappato” quindi il violista “ha interpretato” quella raccomandazione come una singolaritá sonora perché quel passaggio rappresenta il cane che abbaia.

L'ensemble Il Giardino Armonico ha preso “sul serio” la proposta di Vivaldi!

A continuazione ascolteremo un frammento dell'Inverno sempre dalle “Quattro Stagioni” di Vivaldi.

Sicuramente avrete notato un tipo di sonoritá originale: gli interpreti sfregano con l'arco le corde del violino molto vicino al ponticello, anche se questo non è il modo abituale di suonare. Lo hanno fatto perché, secondo loro, quella modalità produce un suono molto “freddo”, che evoca il ghiaccio.

Questa scelta dà all'interpretazione una singolaritá sonora che Il Giardino Armonico ha ritenuto interessante in quanto é moderna e segue una tendenza della musica contemporanea (e di quella antica antica come in questo caso) che mette in rilievo non soltando i parametri melodia, ritmo, armonia ma anche altri elementi come in questo caso, la sonoritá.

L'ensemble “Il Giardino Armonico” dà quindi un'interpretazione diversa delle “Quattro Stagioni” che si colloca al livello dell'invenzione. Gli esecutori cercano e propongono una nuova versione della stessa composizione che non dipende dalle “note” ma dal suono. Nella interpretazione musicale puó quindi esistere una parte d'invenzione che si basa, come in questo caso, sulla sonoritá, sul timbro, ma che puó essere applicata anche alla dinamica, all'articolazione, ecc. Nella ricerca di singolarità sonore vi è una parte d'invenzione che caratterizza un interprete o un ensemble.