Composizione con il computer

DELALANDE. Vorrei riprendere un momento ció che ho esposto prima della pausa, riguardo all'invenzione musicale con il computer.

Vi presenteró l'esempio di una creazione musicale di Silvia una bambina di 10 anni di Roma che era accompagnata dall'adulto (Emanuele Pappalardo) che le aveva insegnato l'uso di un software che permetteva di trasformare i suoni e fare un montaggio. Questa che ascolteremo é la sua prima invenzione: la bambina ha registrato una goccia d'acqua e l'ha trasformata. La prima volta che ho ascoltato questo esempio l'ho trovato sorprendente, ho pensato che fosse un lavoro di Pierre Henry!! Ascoltiamo.

Qui ci sono diverse scoperte, ci sono idee originali, vi é anche la conclusione, c'é un finale: è veramente una piccola composizione.

Possiamo ascoltare un altro esempio della stessa bambina realizzato con la voce un anno dopo, utilizzando come testo il menu di un pranzo. Si tratta in pratica di un poema lettrista o futurista di Marinetti, una forma di poesia sonora per la quale la bambina ha selezionato alcune parole, dei fonemi che non vogliono dir niente, suoni e parole senza senso.

Come potete vedere non c'è nient'altro che la sua voce, con parole e alcune trasformazioni ottenute grazie al programma elettronico che la bambina usa creativamente e non in modo conformista; esce dal testo tradizionale (lo fanno anche gli adulti) sviluppa la trasformazione fonetica e sonora in generale.

Per finire vorrei farvi sentire un altro lavoro fatto con mezzi informatici piú sofisticati, eseguito nel laboratorio di un'associazione, Tempo Reale di Firenze, con bambini che lavorano insieme e che dispongono di buone apparecchiature, computers e programmi. La differenza in questo caso é che qui, loro partono dalla manipolazione e l'uso di .......(Delalande si dirige al pubblico e chiede : Come mi ha detto qualcuno di voi che si chiamano ....? ‘quotidiafoni' grida una voce femminile. Sì, risponde Delalande, é una buona idea, quotidiafoni) (Nota OCM: Il termine “Quotidiafono” è stato usato per la prima volta dalla pedagogista musicale Judith Akoschky in Argentina. Ed. Ricordi, Bs. As. 1988).

Come avete visto, i bambini producono i suoni con materiali che si sfregano, si percuotono, si pizzicano, in cui si soffia ecc. Tutto si fa con il corpo: il computer viene dopo. Fra di loro c'é anche un ‘microfonista' dato che quei suoni vengono registrati e trasformati; i bambini sono coscienti dell'importanza del microfono quale dispositivo fondamentale in questa tappa iniziale della produzione del suono. Ci sono diverse tappe in questo lavoro: alcuni suoni vengono trasformati in diretta, altri vengono lavorati in “laboratorio” successivamente, in differita. Per finire, i bambini hanno fatto un concerto in cui alcuni di loro producevano i suoni in tempo reale, in scena, mentre altri erano davanti ai loro computer e producevano suoni che erano stati elaborati e trasformati in laboratorio.

Si può così ascoltare e apprezzare il risultato di un lavoro di composizione collettiva con l'uso dei computers, che é stata prodotta, come vi ho detto da “Tempo Reale” di Firenze. Lì ci sono due insegnanti responsabili di questo lavoro: Stefano Luca che ha lavorato con i bambini e Michele Tadini che ha sviluppato il software.

Delalande conclude la conferenza alludendo ai problemi legati ai sistemi informatici, alla produzione di attrezzature, di programmi, alla celeritá con cui cambiano i programmi, alle incompatibilitá di alcuni programmi la cui durata é breve e quindi obbligano a cambiare nel giro di pochi anni, tutti i supporti, i modelli, ecc. Infine dichiara di essere indignato da questi veloci cambiamenti, dal dominio e predominio di certe aziende ecc. ecc.......

Prima di finire l'incontro, il direttore dell'Istituto (IMUC), Sergio Candia, fa allusione alla posibilitá di raccogliere le stimolazioni e provocazioni presentate da Francois Delalande e le domande che fanno le persone presenti, oltre alle inquietudini che emergono nel pensare al ‘come' si possano applicare tali proposte nel nostro paese. Candia pensa che sarebbe interessante che le persone presenti lasciassero - per iscritto - le loro inquietudini così da rilevare l'eventuale presenza di coincidenze e convergenze tra i partecipanti e le istituzioni presenti, e poter, eventualmente, pensare alla continuitá di questo spazio informativo e formativo nel prossimo futuro.

/ trans. ocm/ 2015

Per approfondire :

Delalande, F : « Le strategie del compositore », Le condotte musicali.

Delalande, F : Dalla nota al suono, la seconda rivoluzione tecnologica della musica, Milano, FrancoAngeli/csmdb, 2010.

A proposito dell'invenzione nell'interpretazione : Intervista di Giovanni Antonini in Musimédiane

Comporre con il computer, Gamelan 01, concerto finale :